L’arcipelago di Zanzibar, che è stato un crocevia di commercianti di schiavi, spezie e avorio, si trova nell’Oceano Indiano, di fronte alla Tanzania a 35 Km di distanza dalle sue coste. È formato da isolette ed atolli corallini distanti dalla terraferma di soli 35 km, con una serie di ampie spiagge con mare cristallino che promette una vacanza di relax al turista in vacanza. Inoltre particolarmente affascinanti sono le immersioni e lo snorkeling che gli appassionati possono fare tra i colorati banchi corallini, alla ricerca di variopinti pesci e tartarughe.
Il clima di Zanzibar
Il clima è Tropicale, con due distinte stagioni che sono provocate dall’alternarsi di venti periodici: questi venti sono i Monsoni e gli Alisei che soffiano dall’Oceano Indiano. Il clima, pertanto, varia in base all’influsso di questi distinti venti ciclici; in particolare il Monsone varia nel periodo di maggio e ottobre, gli Alisei invece sono dei venti più regolari sia per la direzione in cui soffiano che per l’intensità, e sono “sinottici” perché sono connessi alle condizioni climatiche di aree geografiche più vaste.
Quando andare a Zanzibar
I venti quindi caratterizzano il clima dell’Arcipelago di Zanzibar che presenta due stagioni secche e due stagioni umide. In sintesi la stagione delle lunghe piogge è quella che va da marzo a giugno, periodo in cui si sconsiglia la visita, mentre la stagione delle piogge più brevi va da fine ottobre ai primi di dicembre; in questo periodo si può visitare l’area ma con qualche rischio di pioggia. La stagione secca inizia a dicembre e dura fino a marzo, periodo adatto alla visita per chi voglia fare immersioni, mentre il periodo più fresco e mite va da luglio a settembre.
Le temperature si aggirano attorno ad una media di 26° per quanto riguarda la primavera, l’estate e l’autunno, mentre non si scende al di sotto dei 20° nel periodo invernale; da considerare anche la temperatura delle acque, sempre piuttosto calda, dal momento che varia tra i 25° e i 30°.